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REALIZZARE UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO IN ISOLA CON INVERTER IBRIDO O CON REGOLATORE DI CARICA
(NUOVA EDIZIONE)
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PROGETTARE UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO IN PARALLELO CON LA RETE ELETTRICA
(NUOVA EDIZIONE)
PROGETTARE PICCOLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN FORMATO CARTACEO
VA e Watt in corrente alternata: Watt e i Volt-Ampere (VA) sono due unità di misura della potenza che si rivelano utili quando si discute di corrente alternata. Entrambi i termini si riferiscono alla potenza, ovvero all’energia elettrica consumata da un dispositivo in un sistema di fornitura elettrica alternata. Nelle abitazioni, la potenza è di 230V, mentre nelle aziende si utilizza una potenza di 400V.
I Watt indicano la potenza attiva di un apparecchio, rappresentando la quantità di energia realmente convertita in lavoro utile. Ad esempio, un dispositivo con una potenza nominale di 100W consuma 100 joule al secondo per svolgere la sua funzione specifica.
I Volt-Ampere, invece, misurano la potenza apparente assorbita da un dispositivo. Questo valore considera sia la potenza attiva che quella reattiva del carico collegato alla rete elettrica. La potenza reattiva, pur non producendo lavoro utile, è fondamentale per il corretto funzionamento di alcuni dispositivi.
La differenza fondamentale tra Watt e VA sta nel fatto che i Watt rappresentano la potenza reale impiegata da un dispositivo per eseguire un lavoro concreto, mentre i VA considerano anche la componente reattiva dell’energia consumata dal carico. Di conseguenza, in presenza di carichi con una significativa componente reattiva, come nel caso di motori o trasformatori, il rapporto tra Watt e VA può subire notevoli variazioni.
Calcolo:
P= V * I * cosφ (Watt=Potenza reale)
Q=V * I (VA= Potenza apparente).
Esempio: Un gruppo elettrogeno da 50kVA a quanti kW nominali corrisponde? Moltiplico 50*0,8 e ottengo la potenza attiva in kW ovvero 40kW.
Se la potenza reattiva è considerata quasi come uno scarto, perché quando si parla di gruppi elettrogeni si considera la potenza apparente?
I valori di potenza attiva e apparente si avvicinano fino a diventare uguali quando il fattore di potenza tende a 1. Questo accade quando un generatore alimenta un carico di tipo resistivo.
Nei gruppi elettrogeni monofase, con tensione 230V, non c’è sfasamento, quindi considerando un fattore di potenza =1, la potenza attiva sarà la sola potenza utile da considerare.