FTTdP

La connessione FTTC/VDSL è quella che viene più usata in Europa per sfruttare la rete in rame esistente. I costi inferiori rispetto alla FTTH e i tempi inferiori per la realizzazione sono i punti a favore di questa tecnologia per contro è la velocità che è leggermente inferiore anche utilizzando la tecnologia VDSL2  o la VDSL2 Enhanced che ha uno spettro doppio della VDSL2 e arriva fino a 35 Mhz. Per questo motivo gli operatori telefonici hanno iniziato a valutare la possibilità di combinare i vantaggi di entrambe le tecnologie e la fibra fu portata fino a un punto vicino alle abitazioni dei clienti e il collegamento prese il nome di Fiber To The distribution point (FTTdp) e avendo le linee in rame sono molto più corte rispetto alle linee FTTC è in grado di avere velocità più elevate, ma utilizzare la tecnologia VDSL non era l’ideale in quanto lo spettro limitato non permetteva di sfruttare a pieno il potenziale della linea in rame lunga dai 20 ai 250 metri, e l’introduzione di una nuova tecnologia su rame chiamata G.fast che ha uno spettro fino a 106 Mhz, ed è in corso la nuova versione con il doppio dello spettro, permette di raggiungere velocità aggregate (downstream + upstream) di circa 500 Mbit/sec fino a 100 metri e 800 Mbit/sec fino a 50 metri.

L’apparato da collocare nei locali alla base dell’edificio o nelle vicinanze viene chiamato Distribution Point Unit (DPU) che potrebbe avere da 1 a N porte, comunque non elevato, da 8 o 16 e deve presen­tare consumi ridotti, al fine di permettere la telealimentazio­ne ( Reverse Power Feeding : RFD) evitando una linea elettrica dedicata.