MICROFONO (1)

Il microfono a carbone (non più usato) era in grado di convertire le onde sonore in un segnale elettrico che variava con l’andamento corrispondente alle caratteristiche del suono rilevato.

Era formato da una membrana che entrava in vibrazione quando era sollecitata dalle onde sonore, le quali determinavano una variazione della resistività dei granuli di carbone che erano inseriti all’interno di una capsula metallica. Il tutto era alimentato con tensione continua.

Il microfono dinamico è strutturato come un piccolo altoparlante, ma il funzionamento è inverso: sfrutta il fenomeno dell’induzione elettromagnetica per convertire il movimento di una membrana dallo spessore di pochi decimetri di millimetri in forza elettromotrice. (Per approfondire)

Il microfono a nastro usa un nastro sottile e ondulato sospeso in un campo magnetico. Il nastro è collegato da un circuito elettrico all’uscita audio del microfono cosicché le sue vibrazioni nel campo magnetico possano generare un segnale elettrico. (Per approfondire)