INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO

INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO

L’interruttore Magnetotermico è un dispositivo salvavita (in Italia anche chiamato Stotz, dal nome dell’inventore Hugo Stotz) che interviene quando nell’impianto elettrico si verifica un malfunzionamento, o un’anomalia. Protegge sia in maniera diretta evitando che si prenda la scossa, che in maniera indiretta, quando è il dispositivo elettronico a non funzionare in modo corretto.

Ha in sé due diversi meccanismi: interruttore termico e magneticoLa parte termica protegge dal sovraccarico, la parte magnetica protegge dai cortocircuiti. L’interruttore termico interviene in tempo minore quando è maggiore la corrente. Quello magnetico interviene in tempi brevissimi quando la corrente supera il valore di soglia Im.

SIMBOLO ELETTRICO

PROTEZIONE CONTRO IL SOVRACCARICO 

Il concetto si basa sul fatto che la corrente che transita in un circuito, in un cavo, ecc., produce calore. La rilevazione viene effettuata monitorando la quantità di calore generata dal passaggio della corrente elettrica. Quando viene superata una certa soglia di anomalia l’interruttore si apre, ma non istantaneamente, in quanto viene lasciato un tempo di tolleranza per evitare aperture per falsi sovraccarichi.

La norma da rispettare è la CEI 64-8/4 del Comitato Elettrico Italiano

PROTEZIONE CONTRO IL CORTOCIRCUITO

Quando ci sono dei guasti all’interno dell’impianto elettrico o in uno degli apparecchi elettrici si genera un cortocircuito. E’ un fenomeno molto pericoloso in quanto la corrente di cortocircuito (Icc) potrebbe essere molto elevata e danneggiare l’impianto o mettere a rischio la vita delle persone. Quando si verifica il guasto è immediato lo sgancio magnetico dell’interruttore.

In parole povere si genera una forza magnetica che vince la resistenza della molla facendo aprire il circuito.

SCELTA DEL PRODOTTO

Per scegliere il Magnetotermico adatto si deve sapere: quanti Ampere assorbono gli apparati, e se esiste la probabilità che tutti funzionino contemporaneamente.

Per fare un esempio: l’illuminazione in una abitazione potrebbe essere gestito da un Magnetotermico da 6A, per le prese si potrebbe usare un valore più grande, di solito 16A. Valori che possono variare a seconda di quanti apparecchi elettrici sono stati previsti. Nel caso di un impianto fotovoltaico con un carico di 500 Watt per cui gli Ampere sarebbero 2,3 (A=W/V= 500/220=2,3 A), chiaramente il valore in Ampere del Magnetotermico dovrà essere superiore.

In un impianto residenziale l’impianto elettrico e costituito da due fili (fase + neutro) e a seconda del tipo di magnetotermico può intervenire nei seguenti  tre modi:

  • interruzione della sola fase mentre il neutro rimane operativo. Collegamento sconsigliato.

  • interruzione della fase con il circuito magnetico e termico, mentre il neutro è un semplice un interruttore. Mediamente buono.

  • interruzione della fase e del neutro ognuno con un circuito magnetotermico dedicato. Buono

DOVE VIENE INSTALLATO L’INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO

Gli interruttori salvavita sono installati dopo il contatore della rete elettrica, in questo modo in caso di guasto isolano gli apparati a valle.

Nel contatore della rete elettrica  c’è un interruttore che scatta quando viene superata la potenza limite stabilita da contratto con il gestore. A valle viene posto il salvavita.

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