DESCRIZIONE DI UNA RETE LAN

   

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VITO SPERONI CONSULENTE SULLE TELECOMUNICAZIONI E FOTOVOLTAICO

   DESCRIZIONE DELLA RETE LAN

Con il termine LAN (Local Area Nerwork= Rete Locale) si intende una rete di computer che sono in grado di comunicare tra di loro e condividerne le risorse (dati, stampanti, cartelle, file, multifunzioni, ecc.)

Le prime reti LAN utilizzavano come collegamento un cavo Coassiale e tutti gli apparati erano collegati a questo un unico cavo (detto: BUS).

Il cavo coassiale utilizzato poteva avere vari diametri a seconda dell’uso e l’impedenza variava tra i 50 ohm e i 75 ohm.

Per collegare il computer della LAN al cavo coassiale si usava una derivazione a T con connettori BNC.

 

Anni fa la massima lunghezza che poteva raggiungere un cavo bus era di 500 metri e la rete prendeva il nome di 10 Base 5

Dopo aver posato il cavo a ogni postazione attraverso un cavo di derivazione, (chiamato Drop Cable:cavo di spillamento, che doveva mantenersi entro i 50 metri), veniva collegato all’apparato attraverso un connettore DB15 chiamato AUI (Attachment Unit Interface) direttamente sulla scheda di rete.

 

Il collegamento tra il cavo di spillamento e il cavo coassiale avveniva tramite un apparato che conteneva un trasmettitore/ricevitore chiamato Transceiver.

Nelle reti 10 Base-5 il Transceiver veniva innestato sul cavo coassiale attraverso una complicata operazione di montaggio, in quanto bisognava evitare le interferenze tra la maglia esterna e il filo esterno.

Di seguito sono nati altri sistemi analoghi come il 10 Base 2 (200 metri) e il 10 Base T (T: cavo intrecciato o Twisted).

Il cavo coassiale aveva però grossi problemi di gestione: era difficile da stendere, era costoso, difficile da curvare, ecc.  Per questi motivi la ricerca trovò un sistema più pratico e nacque l’HUB.

L’HUB si può considerare come uno scatolotto con al suo interno la parte elettronica, l’alimentazione, e i plugs RJ femmina a cui vanno collegati gli apparati della rete LAN.

Utilizzando un HUB non è necessario usare il cavo coassiale per formare una LAN ma basta collegare un cavo con il plug RJ45 ad ogni apparato.

 

 

La distanza massima del cavo RJ45 tra il computer e l’HUB è di 100 metri, e la rete LAN che si ottiene apparterrà al proprio Dominio di Collisione (Collision-Domain).

Uno dei vantaggi è che si interrompe un ramo della LAN non pregiudica il resto.

In definitiva possiamo dire che l’HUB è un apparato che smista i dati di una comunicazione dati organizzata con una topologia logica a bus e di tipologia fisica a stella.

Se abbiamo la necessità di ampliare la nostra LAN e l’HUB è saturo è necessario sostituirlo?

No, è possibile aggiungere un altro HUB, tenendo conto che la lunghezza massima del cavo che li collega è di 100 metri.

I sette host collegati realizzano una singola rete LAN o una singola collision-Domain (dominio di collisione).

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PROTOCOLLI

Sui cavi di collegamento tra i vari apparati (es. HUB) viaggiano degli impulsi digitali chiamati BIT organizzati in Frame e Pacchetti alla velocità di 10 Mbits o 100 Mbits, fino agli attuali Gigabit e il protocollo più usato ancora oggi è l’ ETHERNET.

Velocità della rete Ethernet:

La trasmissione dati che usa il protocollo Ethernet  invia dei bit che vengono raggruppati in spezzoni denominati Frames. Ciascun Frame è composto da un minimo di 74 Byte ad un massimo di 1526 Byte. Poiché un Byte è composto da 8 bit, il frame ethernet è composto da un minimo di 592 bit ad un massimo di 12208 bit. I primi 7 Byte costituiscono il “Preambolo” . Il Byte successivo è chiamato SFD o “start of frame” e indica l’inizio del frame. A seguire troviamo 6 Byte che indicano “L’indirizzo di destinazione” e 6 Byte che indicano “L’indirizzo sorgente”. Nei 6 Byte dell’Indirizzo di destinazione troviamo codificato in binario il codice MAC address dell’host destinatario del frame, mentre nei 6 Byte successivi il MAC address dell’host che ha generato il frame ethernet. I due Byte successivi sono chiamati “Type” identificano il tipo di frame ethenet, cioè identificano cosa seguirà. Se seguirà un pacchetto IP il valore di “type” sarà 800 in esadecimale (0x800 dove 0x indica la rappresentazione decimale). Dopo il “Type” seguono i Dati e cioè il carico informativo vero e proprio in cui sono inseriti i pacchetti IP del protocollo Internet, e può  spaziare da un minimo di 48 byte ad un massimo di 1500 byte. Il frame termina con un ultimo campo di 4 Byte detto “FCS” (Frame Check Sequenze) o “CRC” (Cyclic Redundancy Code) che contiene il checksum. di tutto il frame il quale consente, entro alcuni limiti, la correzione di bit errati durante la trasmissione da parte del destinatario del frame senza necessariamente richiedere una ritrasmissione.